|
|
|
|
PAROLA DI DIO |
|
GRUPPO MINISTRANTI |
|||
|
|||
|
Siamo un gruppo di ragazzi che si raduna la domenica mattina
per servire il Signore, non siamo obbligati a farlo, non è un passatempo,
lo facciamo per nostra scelta. Il nostro è un modo di essere, che ci
prende e che non riusciamo ad abbandonare. Le porte del gruppo sono sempre aperte a
tutti senza distinzione di classe sociale, livello culturale o condizione
economica. La “diversità”,
infatti, non è altro che una fonte di arricchimento, che contribuisce alla
nostra crescita individuale.
2- Il Santo Patrono dei ministranti è S.Tarcisio il protomartire dell' Eucaristia, ucciso da soldati romani mentre stava portando l'Eucarestia ai carcerati. I militi, non essendo riusciti a rubargli il corpo di Cristo, innervositi lo ammazzarono. In alcune diocesi il santo patrono è San Domenico Savio. Da molti è invocato come santo patrono anche San Luigi Gonzaga.
Considera un grande onore essere chiamato a servire la Santa Messa. Servire il Signore deve essere per te una festa!
Qualche consiglio:
PER SERVIRE ALL'ALTARE È NORMALE CHE TU INDOSSI LA TUA TUNICA. ARRIVANDO IN CHIESA: Saluta il Signore: è una semplice questione di educazione.
SII
PUNTUALE: vieni un po’ prima l’ora fissata per l’inizio della
Messa.
SII
PULITO:
mani... scarpe... soprattutto, anima pulita!
SII
EDUCATO: in sagrestia si parla soltanto a voce bassa. Saluta con
rispetto il sacerdote che devi servire.
QUANDO
STAI ALL’ALTARE: non lasciarti distrarre, non voltare la
testa qua e là; invece, osserva i gesti del celebrante e prega con tutto il
cuore, perché rappresenti, accanto al sacerdote, tutti i fedeli.
QUANDO
DEVI RISPONDERE: fallo con voce chiara, pronunciando bene
tutte le sillabe. Aspetta che il sacerdote abbia finito la sua frase per
cominciare la tua. SFORZATI
di imparare, pian piano, tutte le risposte a memoria; ma è meglio
leggerle su un libretto, che sbagliarle.
PROVA A
CAPIRE CIO’ CHE DICI: è più intelligente e più rispettoso
verso il Signore.
SE TI
SPOSTI SENZA PORTARE NIENTE: tieni le mani giunte.
IMPARA IL NOME :dei
vasi sacri, delle vesti liturgiche, dei paramenti dell’altare.
Crocifero:
è colui che apre la processione portando
Ceroferario: sono
due ragazzi addetti ai candelieri che accompagnano la
croce all'altare
Turiferario:
persona
che porta il turibolo per le incensazioni.
Navicelliere:
addetto
alla navicella.
Servitori:
sono coloro che servono durante la messa;lavano le mani al celebrante, prendono
i doni all'offertorio e sparecchiano l'altare alla fine.
AMBONE:
luogo elevato, da cui
si svolge la proclamazione dei testi biblici, del salmo responsoriale e dell’Exsultet
pasquale; è anche il luogo dell’omelia e delle intenzioni per la preghiera
dei fedeli. Non è invece destinato alla lettura d’avvisi e alla proposta dei
canti. L’ambone presenta per lo più una configurazione artistica ed è dotato
di un leggio.
AMITTO:
panno bianco da
applicare intorno al collo, quando il camice non copre completamente l’abito
comune.
ASPERSORIO:
ciuffo di
crini, o piccola spugna chiusa in una sfera metallica cava e perforata, usato
per l’aspersione con acqua benedetta.
BATTISTERO: cappella per il Battesimo, per lo più rotonda od ottagonale; di regola complesso architettonico delle antiche chiese episcopali. Nelle chiese
parrocchiali si trova normalmente solo un FONTE BATTESIMALE.
CAMICE(o Alba):
veste per la liturgia di stoffa bianca. In origine, abito di base per tutti gli
inservienti in qualsiasi tipo di celebrazione; oggi viene spesso sostituito
dalla cotta.
CINGOLO:
cintura da
cingersi alla vita sopra il camice.
CORPORALE: Piccolo panno
di lino su cui vengono posti il calice e la patena durante la celebrazione della
Messa, o il Santissimo Sacramento per la custodia e l’esposizione.
COTTA:
sopravveste bianca,
spesso ornata di pizzo, lunga fino al ginocchio, con maniche corte e larghe, da
indossare sopra
DALMATICA:
veste propria
del diacono, da indossarsi sopra il camice e la stola.
EVANGELIARIO:
libro liturgico con il testo dei Vangeli.
LEGGIO:
arredo su cui
si appoggiano i libri sacri. Si trova normalmente all’ambone con il Legionario,
secondo una vecchia abitudine, al momento della presentazione delle offerte, è
posto talvolta sull’altare un leggio portatile per il Messale.
LEZIONARIO:
libro
liturgico contenente le letture della Sacra Scrittura, destinate alla Messa o ad
altre celebrazioni.
MANUTERGIO (o asciugatoio): piccolo asciugamano di lino bianco, di forma rettangolare, utilizzato dal celebrante
della messa
per asciugare le mani.
MESSALE:
libro per la
celebrazione della Messa; contiene le orazioni del sacerdote, quelle fisse e
quelle variabili.
MITRIA:
copricapo liturgico
specifico, proprio del vescovo, che lo porta durante le processioni, quando sta
alla cattedra episcopale, quando dà una benedizione solenne e durante altre
azioni importanti.
NAVICELLA:
recipiente così
chiamato per la sua forma e destinato a contenere i grani d’incenso.
OSTENSORIO:
arredo che
consente di esporre il Santissimo Sacramento per l’adorazione.
PALLA:
piccolo telo di lino,
di forma quadrata, per lo più inamidato, che serve a coprire il calice e la
patena.
PASTORALE: bastone
usato del vescovo nella liturgia.
PATENA:
recipiente per
le ostie; dall’originaria forma a scodella si è ridotta ad un piattino.
PIANETA:
paramento che
il sacerdote celebrante indossa sopra il camice e la stola: è confezionato nei
vari colori liturgici.
PISSIDE o CIBORIO:
contenitore per la custodia o il trasporto della Santa Comunione sotto la
specie del pane.
PIVIALE:
veste liturgica
usata originariamente per le processioni e in seguito anche per
PRESBITERIO:
nelle basiliche, la zona dell’altare per motivi pratici è stata delimitata
ben presto da cancelli, dai quali in seguito si è sviluppata
PULPITO:
luogo della predicazione, sistemato per lo più contro una colonna o sul
lato più lungo della navata centrale della chiesa.
PURIFICATOIO:
piccolo panno di lino, della forma e della misura di un fazzoletto, che serve ad
asciugare il calice, a pulire la patena e il bordo del calice.
RITUALE:
libro liturgico
per la celebrazione dei Sacramenti.
STOLA:
importante insegna,
che fa parte delle vesti liturgiche, è a forma di sciarpa.
TABERNACOLO: luogo
per la custodia dell’Eucaristia.
TARCISIANA:
veste bianca simile al camice. La differenza sta nelle due strisce rosse
verticali che scendono dalle spalle. Il nome deriva da uno dei molteplici
patroni dei chierichetti S.Tarcisio.
TURIBOLO:
recipiente a cui sono issate delle catenelle e chiuso da un coperchio con
fori. Contiene un secondo recipiente con carboni accesi, sui quali
bruciano grani d’incenso.
Tovaglietta:
serve alla comunione per evitare che la particola cada per terra.
Chi è .....
L'ACCOLITO
esercita un
ministero liturgico: aiuta il sacerdote e il diacono, prepara l’altare e i
vasi sacri, e, come ministro straordinario, distribuisce
IL CAUDATARIO
è l'accolito
o il ministrante
che indossa la vimpa.
IL CERIMONIERE è
colui che è incaricato di preparare le celebrazioni più complesse.
Coordina i diversi servizi e fa in modo che tutto si svolga ordinatamente
e con tranquillità.
IL CROCIFERO è il
ministrante
che apre la processione portando
IL LETTORE è il fedele incaricato della lettura dei testi biblici, con esclusione del Vangelo.
|