15-DICEMBRE 2016
130° Anniversario della nascita della nostra parrocchia.
La chiesa fu eretta a parrocchia con
Decreto Vescovile il 15/12/1886 dal vescovo di Brescia Giacomo Maria Corna
Pellegrini e confermato da Re Umberto I° con decreto del 29/5/1887 con il
nome di S. Giovanni Evangelista ed il primo parroco fu don Filippo
Cantoni.
In seguito, il 30 ottobre 1927, la nuova chiesa fu consacrata a Cristo Re
dal vescovo di Brescia mons. Giacinto Gaggia e rappresenta
il simbolo del popolo di Dio che continua e si rinnova.
La redazione C.
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27 novembre- 4
dicembre 2016 Settimana missionaria
"Sulla tua parola getterò le reti" (Lc5,5)
Settimana missionaria (dal
27 novembre al 4 dicembre) organizzata dalla parrocchia Cristo Re
(BS). Missione parrocchiale a cura delle consacrate della Comunità
Cattolica "Palavra Viva".

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27-11-2016
Giornata del Pane
La Festa del Pane e della Civiltà Contadina, nacque nel 2005 quando un
gruppo di giovani di Trentinara, piccolo centro alle porte del Cilento.
propose questa manifestazione, e l'Unione Internazionale dei Panettieri e
dei Pasticceri (IUB) ha dichiarato il 16 ottobre come giornata mondiale
del pane.
Nell’Antico Egitto, gli Egizi fecero del pane un segno di distinzione
sociale e di pagamento del salario. Il pane è cibo sacro da sempre: è
stato esaltato e cantato dai poeti o usato come oggetto di sacrificio.
“Il pane rappresenta per l’uomo il riscatto dalla fame, ma anche la
capacità di dominare la natura. Al tempo stesso non si può non notare
l’importanza che questo rivestiva nel consumo comunitario del pasto, nella
necessità di dividerlo e di offrirlo agli altri, di scambiarlo, di
ostentarlo per affermare posizioni di prestigio sociale.
Nella Bibbia, il Signore comanda al Profeta Ezechiele “Prendi grano, orzo,
fave lenticchie, miglio e farro, mettili in un recipiente e fattene del
pane”. Un pane da mangiare per un periodo di penitenza di centonovanta
giorni.
La redazione C.
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13-11-2016
CELEBRAZIONE DIOCESANA CONCLUSIVA DEL GIUBILEO STRAORDINARIO
e chiusura della porta della Misericordia.
Il Santo Padre Francesco nella Bolla "Misericordiae Vultus" ha stabilito
che la domenica precedente la Festa di Cristo Re 2016, si concludesse il
Giubileo straordinario nelle Chiese particolari.
Pertanto la solenne celebrazione eucaristica sarà unica e celebrata nella
chiesa Cattedrale domenica 13 novembre 2016 alle ore 18.30.
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30-10-2016
Dedicazione della nostra parrocchia a Cristo Re
Il 30 ottobre 1927 la nuova chiesa di
Borgo Trento fù
consacrata dal Vescovo di Brescia Mons. Giacinto Gaggia e per desiderio
del parroco Don Ferraresi, la parrocchia mutò la propria denominazione da
S. Giovanni Evangelista in quella di “Cristo Re”, prima in Italia con
questo nome.
La redazione C.
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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2016
Cari fratelli e sorelle,
il Giubileo Straordinario della Misericordia, che la Chiesa sta vivendo,
offre ....
"Leggi"
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La prossima GMG è alle
porte:
l’ appuntamento è a Cracovia (Polonia) dal 25 al 31 luglio 2016.
Il tema dell'incontro, della XXXI Giornata mondiale della gioventù, che si
terrà in Polonia sarà:
"Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia" (Mt
5,7).
Dal 26 al 31 luglio 2016: queste le date ufficiali.
Martedì 26 - riferisce l'agenzia Sir - avrà luogo la cerimonia di
apertura, il Festival della gioventù.
Da mercoledì 27 a venerdì 29 si terranno le catechesi.
Giovedì 28 è prevista l'accoglienza al Papa.
Venerdì si svolgerà la Via Crucis.
Sabato 30 è il giorno della Veglia.
Domenica 31 luglio la Messa finale con l'annuncio della sede della
prossima edizione internazionale della Gmg.
Il Santo Padre Francesco ha scelto la quinta delle otto Beatitudini,
annunciate da Gesù nel suo Discorso alla Montagna, pronunciato sulle rive
del Mare di Galilea, rilevando come siano il cuore dell’insegnamento di
Gesù. Nel suo primo sermone Gesù ci spiega come poter arrivare più vicini
al Regno dei cieli seguendo otto esempi, ognuno espressione di una
particolare qualità.
Dal momento dell’apparizione di Gesù Misericordioso a Suor Faustina, essa
si è irradiata dal Santuario di Cracovia (Lagiewniki) a tutta la Chiesa
Universale. Cracovia è largamente conosciuta come il centro mondiale di
culto della Misericordia di Dio e tutti i pellegrini che arriveranno in
Polonia, sicuramente desidereranno visitare il luogo dell’apparizione, la
tomba di Suor Faustina e il Santuario -consacrato da San Giovanni Paolo
II.
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Anno Santo straordinario dedicato alla
Misericordia
Papa Francesco ha annunciato un Anno Santo
straordinario che si aprirà l'8 dicembre 2015, fino al 20 novembre 2016,
voluto per mostrare al mondo l'infinito amore di Cristo.
Il Giubileo sarà dedicato alla misericordia,
nel cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II e
durerà fino alla festa di Cristo Re, il 20 novembre 2016.
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08-05-2016
50° Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.
<Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo> è questo il tema –
scelto da Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni sociali che
sarà celebrata l'8 maggio 2016. «La scelta del Tema di quest’anno, si
legge nella nota emessa dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni
Sociali, è stata determinata dalla Celebrazione del Giubileo Straordinario
della Misericordia e, senza dubbio, il Santo Padre ha voluto che la
Giornata delle Comunicazioni Sociali offrisse una occasione propizia per
riflettere sulle sinergie profonde tra comunicazione e misericordia».
«Il Tema evidenzia che una buona comunicazione può aprire uno spazio per
il dialogo, per la comprensione reciproca e la riconciliazione,
permettendo che in tal modo fioriscano incontri umani fecondi. Il Papa
afferma che “La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di
Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il
cuore e la mente di ogni persona” e aggiunge:“Il suo linguaggio e i
suoi gesti devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle
persone e provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre”.
La redazione C.
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22 04 2016
La Giornata Mondiale della Terra
La Giornata della Terra (Earth Day) è il
nome usato per indicare il giorno in cui si celebrano l’ambiente e la
salvaguardia del pianeta Terra. Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la
necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra come
movimento universitario, nel tempo, è divenuto un avvenimento educativo e
informativo che nel 2012 ha visto la partecipazione di oltre un miliardo
di persone.
L'iniziativa assume quest'anno un significato molto importante: dice Il
Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, dopo lo storico accordo
raggiunto alla Cop21 di Parigi che proprio in quei giorni firmeremo a New
York. C'è una via straordinariamente innovativa allo sviluppo globale e
l'intesa di Parigi ha saputo indicarla con chiarezza. «La difesa di
Nostra Madre Terra, sull'ispirazione giunta dall'Enciclica di Papa
Francesco», aggiunge il Ministro, «è allora il nostro primo
impegno morale e insieme la nostra speranza per il domani».
La redazione C.
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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2016.
"Misericordia io voglio e non sacrifici" (Mt.9,13).
Le opere di misericordia nel
cammino giubilare.
"Leggi"
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XXIV GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2016
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria:
“Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5)
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Domenica 13 dicembre a Brescia ore
18,30
Apertura della Porta della Misericordia e
celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Luciano Monari.
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Giubileo:
Papa Francesco: «Il 29 novembre aprirò
la Porta Santa in Africa»
Annuncio a sorpresa di Papa Francesco: «Ho in animo - ha detto Il Papa
- di aprire la Porta Santa della cattedrale di Bangui, durante il Viaggio
apostolico che spero di poter realizzare in quella Nazione».
Inizierà in Africa il Giubileo della Misericordia che con una settimana di
anticipo, sull’apertura ufficiale, fissata per l’8 dicembre con l’apertura
della Porta Santa di San Pietro, darà inizio di fatto all’Anno Santo
Straordinario
domenica 29 novembre nella Repubblica Centrafricana.
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La Cerimonia di apertura, del
Giubileo Straordinario, in programma l’8
dicembre, inizierà alle 9:30 del mattino e finirà intorno alle 12.30.
L’inizio ufficiale del Giubileo avviene con l‘apertura della porta Santa
della basilica di San Pietro.
Il Giubileo della Misericordia.
“Cari fratelli e sorelle – ha detto Papa Francesco il 13 marzo nel
corso del rito penitenziale nella Basilica di San Pietro – ho pensato
spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di
essere testimone della Misericordia.
È un cammino che inizia con una conversione
spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che
abbia al suo centro la misericordia di Dio”.
La Sintesi orante del Giubileo 2015 è racchiusa in un antico testo
liturgico: “0 Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la
misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della
felicità eterna”.
Il tema della misericordia ricorre in tutto il Pontificato di papa
Francesco, a cominciare dal motto del suo stemma, tratto dalle omelie di
S. Beda il venerabile e ispirato all'episodio evangelico della vocazione
di Matteo:"miserando atque eligendo" (con sentimento d'amore lo scelse).
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Anno Montiniano
Il vescovo di Brescia ha pensato di istituire nella diocesi di Brescia un
"Anno Montiniano" dal 19 ottobre 2014 all'8 dicembre 2015.
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Ringraziamenti a don
Carlo e don Luigi letti durante la S.Messa del 13 settembre 2015
INTRODUZIONE
Caro don Carlo,
con questa Santa Messa vogliamo salutarti e
ringraziarti.
Oggi San Giacomo apostolo ci dice che "la fede senza
le opere è morta".
Tu hai saputo mostrarci una fede operosa: sei stato
un'ottima guida, sempre disponibile e generoso con ciascuno di noi.
La comunità qui riunita, allietata dal coro dei ragazzi
e dalla corale parrocchiale, vuole omaggiarti.
Oggi è presente anche don Luigi, pronto a
raccogliere il Tuo testimone e a continuare la Tua opera.
PREGHIERA FINALE
Ti ringraziamo, o Dio, per il dono che ci hai
fatto inviandoci i tuoi uomini: essi hanno scelto di offrire la loro vita
nel Tuo nome!
Ti siamo grati, in particolare, per il dono
inaspettato di don Luigi, che ha accettato di lasciare la sua terra
per venire tra noi.
Don Carlo: di fronte al dolore del distacco
facciamo prevalere in noi il sentimento di riconoscenza e diciamo: grazie,
o Dio, per averlo mandato tra noi!
Caro don Carlo sii certo che rimarrai nei
nostri cuori, così come noi siamo certi che nella tua nuova parrocchia
sarai accettato ed amato, come lo sei sempre stato tra noi.
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Domenica 13 settembre
2015, alle ore 10.00, si celebrerà
la messa solenne con cui si saluterà e ringrazierà ufficialmente don Carlo
per il servizio svolto, per nove anni, nella nostra parrocchia. Don Carlo
viene trasferito come vicario parrocchiale a Flero.
Grazie don Carlo !!!
Siamo tristi, come gli apotoli prima della
dipartita di Gesù, ma la nostra speranza è che la tristezza si tramuterà
in gioia, sapendo che tutto il bene che ci hai fatto, continuerai a farlo
nella nuova comunità.
Auguri don Carlo!
Sempre
domenica 13 settembre verrà presentato il diacono don Luigi
Proietto, a cui diamo il benvenuto fra noi.
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Vivere la fede:
LA FAMIGLIA COME LUOGO PRIVILEGIATO
L'anno pastorle 2014-15 che iniziamo sarà un anno nel quale saremo chiamati
a riflettere anche sul valore e sulla forma della famiglia
nel mondo. La riflessione sinodale che si sta sviluppando
nella Chiesa è decisiva per il futuro della pastorale.
La famiglia è e deve diventare sempre più il soggetto primo
della trasmissione della fede e si capisce bene quanto
questo obiettivo sia difficile nel contesto della cultura
attuale. Il "Vangelo della famiglia" deve apparire quello
che è: un Vangelo, cioè l'annuncio di una buona notizia che
viene dall'azione di Dio e che si realizza in un modo pieno
di vivere l'esperienza dell'amore umano; la fedeltà, la
durata nel tempo, la fecondità sono altrettanti doni che
permettono di vivere con stupore e con riconoscenza
l'esperienza familiare.
Ma questa dimensione fatica ad essere capita e vissuta da
tanti.
Il dono irrevocabile di sé è culmine dell'esperienza
dell'amore, ma richiede una capacità di rischiare (e quindi
una fede) per la quale non siamo pronti; vale molto per noi
il rimprovero che Gesù rivolgeva ai suoi discepoli: "Uomini
di poca fede, perché dubitate?".
La nostra azione pastorale avrà molto da fare per giungere
a sostenere le famiglie nel loro cammino di fede e di
amore.
Dal Sinodo dei Vescovi attendiamo indicazioni che orientino
la nostra riflessione e il nostro impegno.
(Estratto dalla lettera del vescovo Luciano Monari per
l'apertura dell'Anno Pastorale 2014-2015).
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18-19 aprile 2015
-Votazioni per il
rinnovo del consiglio Pastorale Parrocchiale.
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Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
Chiesa senza frontiere: madre di tutti è il tema scelto dal
Papa per la Giornata
Messaggio del Pontefice.
Papa Francesco, parla delle migrazioni, che “non di rado
suscitano diffidenze e ostilità anche nelle comunità
ecclesiali, prima ancora che si conoscano le storie di
vita, di persecuzione o di miseria delle persone coinvolte.
Sospetti e pregiudizi, però, sono in conflitto con il
comandamento biblico di accogliere con rispetto e
solidarietà lo straniero bisognoso”.
“Da una parte – prosegue il Pontefice – si avverte nel
sacrario della coscienza la chiamata a toccare la miseria
umana e a mettere in pratica il comandamento dell’amore che
Gesù ci ha lasciato quando si è identificato con lo
straniero, con chi soffre, con tutte le vittime innocenti
di violenze e sfruttamento”. Dall’altra, “a causa della
debolezza della nostra natura, sentiamo la tentazione di
essere cristiani mantenendo una prudente distanza dalle
piaghe del Signore'”, ha detto Francesco citando la sua
enciclica “Evangelii Gaudium”. Al contrario, “il coraggio
della fede, della speranza e della carità permette di
ridurre le distanze che separano dai drammi umani”.
Davanti alla vastità del fenomeno delle migrazioni, "non
può bastare la semplice tolleranza", anche se "apre la
strada al rispetto delle diversità e avvia percorsi di
condivisione tra persone di origini e culture differenti".
"I movimenti migratori - si legge nel documento -
sollecitano ad approfondire e a rafforzare i valori
necessari a garantire la convivenza armonica tra persone e
culture".
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Messaggio del Santo Padre
Francesco per la 48° Giornata mondiale della Pace
(1° gennaio 2015)
“Non più schiavi, ma fratelli”
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Paolo VI sarà proclamato
Beato il 19 ottobre 2014
2014-05-10 Radio Vaticana
Ieri pomeriggio, Papa Francesco ha ricevuto
in udienza privata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione
delle Cause dei Santi, ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare il
Decreto riguardante:
- il miracolo, attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio
Paolo VI (Giovanni Battista Montini), Sommo Pontefice; nato il 26
settembre 1897 a Concesio (Italia) e morto il 6 agosto 1978 a
Castelgandolfo (Italia);
Nella medesima Udienza il Santo Padre ha autorizzato il Dicastero a
comunicare che il rito della beatificazione del Ven. Servo di Dio Paolo
VI avrà luogo, in Vaticano, il 19 ottobre 2014.
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PARROCCHIE
DELL’UNITA’ PASTORALE: CRISTO RE-SAN BARNABA
E IMMACOLATA
Ti invitiamo agli esercizi spirituali
nella quotidianità di vita, dal tema:
“Dal momento che lo Spirito abita in voi”
(Rm 8,9)
MERCOLEDI’ 1 OTTOBRE: (Chiesa di
Cristo Re): La presenza dello Spirito di Cristo
nell’uomo.
GIOVEDI’ 2 OTTOBRE: (Chiesa di San
Barnaba): La presenza dello Spirito di Cristo nelle
relazioni.
VENERDI’ 3 OTTOBRE: (Chiesa della
Pavoniana): La presenza dello Spirito di Cristo
nella comunità.
TUTTE LE SERE ALLE ORE 20,45
DETTERÀ LE MEDITAZIONI
DON SERGIO PASSERI
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ITINERARIO CATECUMENALE: INVITO PER IL
PROSSIMO ANNO
Il gruppo di persone che ha scelto di aderire “all’itinerario di tipo
catecumenale”, proposto dal Vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari,
esprime la propria profonda soddisfazione per l’arricchimento spirituale e
rafforzamento di fede che si è andato sviluppando durante tale percorso,
ascoltando e meditando la parola di Dio, in un dialogo fraterno e
comunitario, sull’eco delle prime comunità cristiane.
Ci preme sottolineare la novità di tale itinerario, legata soprattutto a
discussioni teologiche o semplicemente alle problematiche e ai dubbi
emersi durante i dialoghi tra noi ed il parroco, sia su argomenti
religiosi, che sui problemi che coinvolgono la nostra vita quotidiana.
Stiamo vivendo un periodo di profonda crisi del Cristianesimo -
soprattutto nel mondo Occidentale - con riflessi anche nella mancanza di
vocazioni sacerdotali, soffocati da una società che sembra potere vivere
senza Dio, in un clima di indifferenza e superficialità disarmanti.
Proprio per questi motivi riteniamo che sia dovere e compito di ogni
Cristiano e soprattutto di noi laici, intervenire a sostegno della Chiesa
offrendo un’attiva testimonianza della propria fede, nel solco di un
rinnovamento Ecclesiale.
Non siamo degli “eletti”, ma normali persone che, cercando di dare
un esempio, invitano altri credenti a partecipare a questo cammino di fede
- condividendo un’esperienza concreta di comunità e fraternità cristiana e
approfondimento spirituale - e, nel contempo, a rafforzare e testimoniare
la propria vocazione cristiana che ha “un solo Signore, una sola Fede,
un solo Battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di
tutti, opera per mezzo di tutti, ed è presente in tutti essendo ciascuno
chiamato ad essere santuario del Dio Vivente” (Ef 4,5-6).
Ringraziando il parroco, don Umberto, per l’impegno e il sostegno profuso
durante questa iniziativa, ricordiamo che tale itinerario di
approfondimento spirituale riprenderà nel prossimo mese di Settembre.
Il gruppo della Parola
Brescia, 3 Maggio 2014
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Papa Ratzinger concelebra con Francesco
L’evento dei quattro Papi a San Pietro
Papa
Bergoglio l’aveva invitato e Benedetto XVi ha accettato di partecipare
domenica mattina alla messa di canonizazzione di Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo IIdi Gian Guido VecchiRatzinger concelebra con Francesco L’evento
dei quattro Papi a San Pietro
Bergoglio l’aveva invitato e Benedetto XVi ha accettato di partecipare
domenica mattina alla messa di canonizazzione di Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo II.
di Gian Guido Vecchi
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Il nostro bollettino
parrocchiale, "II Regno", con questo numero (il 50) compie 25 anni di
pubblicazioni, le "nozze d'argento" della "voce" della nostra
parrocchia. Auguri vivissimi!
Cinquanta pubblicazioni, venticinque anni di impegno pastorale; non per
rimirarci compiaciuti, ma per ripartire con nuovo slancio ed energia sulle
strade della vita.
Il primo numero del formato che avete tra le mani è stato infatti il
numero "O" della quaresima 1989.
In archivio abbiamo depositate copie cartacee, ben più modeste
nell'impostazione, di annate precedenti, semplici "fogli di collegamento".
Dobbiamo al carissimo don Enrico Bonazza l'ideazione e la realizzazione
del bollettino, che ancora oggi distribuiamo tra le nostre case e che ci
riporta la cronaca di quanto avviene in parrocchia, delle iniziative e delle realizzazioni operate.
Rileggendo quelle pagine, si coglie il fremito di vita che ha sempre
caratterizzato il Borgo e la sua comunità parrocchiale.
Speriamo che questa pubblicazione, possa continuare per lungo tempo a
tramandarci le cronache che scandiscono il flusso vitale del nostro vivere
ecclesiale.
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Nota circa il cammino catecumenale proposto dal vescovo.
"Leggi"
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Il prossimo 27 aprile
2014 i due Pontefici Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II saranno
proclamati Santi.
A deciderlo è stato l’attuale Santo Padre,
Papa Francesco, che lo ha annunciato ai cardinali nel corso del Concistoro
di lunedì 30 settembre 2013, per la canonizzazione dei due beati.
La decisione è stata presa collegialmente insieme ai cardinali residenti e
a quelli presenti oggi nella Capitale.
La data non è stata scelta a caso, il 27 aprile, infatti, la Chiesa
festeggia la "Festa della Misericordia", solennità istituita da
Karol Wojtyla.
Come e' noto, in giugno il Pontefice ha approvato il miracolo, attribuito
all'intercessione del Beato Giovanni Paolo II° e ha dispensato Giovanni
XXIII dal processo relativo a un secondo miracolo dopo quello che ha
portato alla beatificazione del 2000.
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7 febbraio 2014
Udienza del Papa ai vescovi polacchi.
Focalizzare l'attenzione sulla famiglia, cellula
fondamentale della società.
Un incontro “alla vigilia” della canonizzazione del beato
Giovanni Paolo II, per ribadire alla Chiesa in Polonia
l’invito a “costruire la comunione e la pace” senza
“divisioni” e rilanciare ............
"Leggi"
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L'urna di S. Giovanni
Bosco a Brescia, in cattedrale (10
e l'11 febbraio 2014)
In preparazione al bicentenario
della sua nascita (2015), l'urna di San Giovanni Bosco sta compiendo un
viaggio in tutte le Regioni della Congregazione Salesiana.
Farà una sosta a Brescia il 10 e l'11 febbraio. Questa due giorni vuole
essere l’occasione per chiamare a raccolta il mondo degli oratori, della
scuola e tutte le persone che operano nel campo sociale e politico. Sono
previsti momenti di preghiera anche per i sacerdoti, i religiosi e gli
ammalati.
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Brescia 21 gennaio 2014
Lettera del vescovo
Luciano Monari sul dialogo tra la scuola e la comunità cristiana.
Alle famiglie, agli studenti, ai
dirigenti scolastici e al personale docente e non docente della scuola
Alle comunità civili e religiose
Alle amministrazioni locali
e ai responsabili politici, del lavoro, dei media.
"Leggi"
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19 gennaio 2014
“Migranti e rifugiati: verso un mondo migliore”
è il messaggio del santo padre Francesco per
la giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
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1° GENNAIO 2014
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA CELEBRAZIONE
DELLA XLVII GIORNATA MONDIALE DELLA PACE.
"FRATERNITÀ, FONDAMENTO E VIA PER LA PACE"
"Leggi"
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Lettera del vescovo di
Brescia Luciano Monari
AGLI SPOSI E ALLE FAMIGLIE PER IL NATALE 2013
"Leggi"
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2013-11-17
Una
medicina spirituale con efficacia garantita da Gesù. La "Misericordina"
"Leggi"
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04 Novembre 2013
Il Papa: nomina mons.
Bresciani nuovo vescovo di San Benedetto del Tronto
(ASCA) - Citta' del Vaticano- Papa Francesco
ha nominato vescovo della diocesi di San Benedetto del
Tronto-Ripatransone-Montalto (Italia), mons. Carlo Bresciani, del clero
della diocesi di Brescia, finora Rettore del Seminario della medesima
diocesi, Direttore dell'Istituto Formatori di Brescia e Consultore della
Congregazione per l'Educazione Cattolica.
Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede.
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26 - 27 OTTOBRE 2013
GIORNATA DELLA FAMIGLIA NELL'ANNO DELLA
FEDE
Il 27 ottobre 2013, alle ore 10.30, sul Sagrato della Basilica Vaticana,
il Santo Padre Francesco celebrerà la Santa Messa per la Giornata della
Famiglia, in occasione dell’Anno della Fede.
Il 26 e 27 Ottobre le famiglie di tutto il mondo si recheranno in
pellegrinaggio a Roma, sulla tomba di Pietro per un momento di forte
condivisione e preghiera, per testimoniare con gioia la propria fede e per
riflettere sul valore della famiglia come luogo privilegiato della
trasmissione della fede.
Questo evento, che è organizzato e gestito dal Pontificio Consiglio per la
Famiglia, si inserisce nel quadro delle iniziative proposte per l’Anno
della Fede, indetto dal Papa Emerito Benedetto XVI e in successione con
l’attuale Papa Francesco e Santa Sede.
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CITTA’ DEL VATICANO
–
Oltre 100mila fedeli hanno partecipato domenica 13 ottobre in piazza San
Pietro alla messa per la “Giornata Mariana”, presieduta da Papa
Francesco in occasione dell’ Anno della fede. E’ presente la statua
originale della Madonna di Fatima che, dopo l’ingresso del Pontefice è
stata intronizzata solennemente dall’obelisco fino all’altare.
Papa Francesco, oggi rinnoverà la consacrazione del mondo al Cuore
Immacolato di Maria ai piedi della statua della Madonna di Fatima,
fatta arrivare direttamente dal santuario portoghese.
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L'anno
della fede -
Un dono da accogliere con gioia.
Con la lettera apostolica "La
porta della Fede", Benedetto XVI ha indetto l'Anno
della fede (dall'11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013).
Un anno in cui siamo invitati a riscoprire la bellezza e la forza della
fede, "la gioia e il rinnovato entusiasmo dell'incontro con Cristo".
E'
significativo che l'anno della fede coincide sia con il 50° anniversario
dell'apertura del Concilio Vaticano II°, che con il 20° anniversario della
pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.
In queste parole la "porta", che
significa "accesso", definisce la "fede" (At 14,27): la fede è vista come
"la porta" di accesso. Accesso alle realtà "soprannaturali", al "mistero
di Dio", alla "divina rivelazione", in ultima analisi a Gesù Cristo.
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COMUNICATO STAMPA CURIA DIOCESANA – BRESCIA
Iniziative a Brescia per la Giornata di preghiera e digiuno per la Pace in
Siria
Il Vescovo Mons. Luciano Monari, in piena unità con le comunità cristiane
delle Diocesi, accoglie l’invito di Papa Francesco per una giornata di
preghiera e digiuno per la pace in Siria, nel giorno annunciato dal Santo
Padre: sabato 7 settembre.
"Leggi"
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Il 30 settembre il Papa
annuncerà la data di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II
(ASCA) –Citta’ del Vaticano, 21 set –
Lunedi’ 30 settembre, alle ore 10.00, avrà luogo, il Concistoro Ordinario
Pubblico per la canonizzazione dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo
II. Lo riferisce la sala stampa della Santa Sede. Al Concistoro
partecipano i cardinali residenti e presenti a Roma il 30 settembre.
Citta' del Vaticano, 20 Agosto 2013 (Zenit.org) Redazione | 1850 hits
Il prossimo 30 settembre si terrà il tanto atteso Concistoro in cui Papa
Francesco annuncerà la data di canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo II. Lo riferisce il cardinale Angelo Amato. “Il Santo Padre –
afferma il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi -aveva già
annunciato che la loro Canonizzazione dovrebbe essere nel 2014”.
Nella stessa intervista, il porporato si è soffermato brevemente sulle
figure di questi due indimenticabili Pontefici, presto Santi. “Giovanni
XXIII – ha detto - è stato il grande profeta e creatore del Concilio;
Giovanni Paolo II è colui che lo ha messo in pratica e lo ha sviluppato,
in tutte le sue componenti ed in tutte le sue virtualità”. “Sono veramente
due colonne – ha concluso il cardinale - non solo di cultura cristiana ma
anche di santità cristiana”.
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Presto santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, due
giganti della fede.
Papa Francesco ha approvato, la canonizzazione del Beato Giovanni
XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli) e ha deciso di convocare un Concistoro,
che riguarderà anche la canonizzazione del Beato Giovanni Paolo II (Carlo
Giuseppe Wojtyla).
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II saliranno insieme sugli altari. I due
Papi verranno proclamati santi in una cerimonia unica la cui data sarà
annunciata in un prossimo concistoro. (probabilmente l'8 dicembre
prossimo).
Per la santificazione di Giovanni XXIII «non c’è un decreto sul miracolo»,
ha spiegato ancora padre Federico Lombardi: «c’è una volontà presentata
dalla congregazione delle Cause dei santi, e accolta dal Papa, di arrivare
alla canonizzazione anche senza un secondo miracolo
Il Pontefice, ha sottolineato il portavoce vaticano, «ha il potere dal
dispensare una causa dal secondo miracolo».
Nel caso di Giovanni XXIII, il Papa «ritiene che con un miracolo si possa
procedere alla canonizzazione: conosciamo tutti le virtù e la personalità
di papa Roncalli, non c’è bisogno di spiegare i motivi della sua santità».
Città del Vaticano, 5 luglio 2013.
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Giornata Mondiale della
Gioventù 2013
Tra meno di un mese il raduno internazionale dei giovani a Rio de Janeiro.
La prima Gmg del Papa latinoamericano.
I simboli della Gmg, la Croce dei giovani e l’icona di Maria, stanno
attraversando lo stato di San Paolo per giungere a Rio.
Il 23 aprile scorso i vescovi brasiliani impegnati nei lavori della 51.ma
Assemblea Generale della Conferenza episcopale brasiliana di Aparecida
hanno portato a spalla la Croce.
Come ha detto l’arcivescovo di Rio mons. Orani Joao Tempesta c’è grande
attesa per l’arrivo del Santo Padre in quello che sarà il primo viaggio
ufficiale del pontificato: «Sì, si sente questo in Brasile anche nei
giovani brasiliani, che aspettano con gioia e molta speranza Papa
Francesco e che cercano di accoglierlo nel loro cuore».
La sede della XXVIII edizione
della GMG è stata ufficializzata da papa Benedetto XVI il 21 agosto 2011,
durante la celebrazione di chiusura della Giornata Mondiale della Gioventù
2011 di Madrid..
Tema: «Andate e fate discepoli tutti i popoli!»
La Giornata Mondiale della Gioventù 2013 si terrà dal 23 al 28 luglio a
Rio de Janeiro e sarà tenuta da Papa Francesco.
L'omelia di Papa Francesco per la Messa delle Palme, dà inizio ai riti
pasquali, ma da anche un invito ai giovani presenti in piazza.
AI GIOVANI: “ Occorre conservare un «cuore giovane, anche a 70 o 80 anni.
Con Cristo il cuore non invecchia mai ” ha detto il Papa alle migliaia di
giovani di Roma e di altre diocesi, che si preparano a partecipare alla
Giornata Mondiale della Gioventù 2013. “Vi do appuntamento - ha detto il
Papa - in quella grande città del Brasile. Preparatevi bene, soprattutto
spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell'incontro sia un segno
di fede per il mondo intero”. La Gmg sia un “segno per il mondo intero”, i
giovani “devono dire al mondo - ha detto il Papa a braccio - che è bello
portare Gesù al mondo, alle periferie, a tutti gli uomini”.
Inno ufficiale GMG 2013
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L'anno
della fede -
Un dono da accogliere con gioia.
Con la lettera apostolica "La
porta della Fede", Benedetto XVI ha indetto l'Anno
della fede (dall'11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013).
Un anno in cui siamo invitati a riscoprire la bellezza e la forza della
fede, "la gioia e il rinnovato entusiasmo dell'incontro con Cristo".
E'
significativo che l'anno della fede coincide sia con il 50° anniversario
dell'apertura del Concilio Vaticano II°, che con il 20° anniversario della
pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.
In queste parole la "porta", che
significa "accesso", definisce la "fede" (At 14,27): la fede è vista come
"la porta" di accesso. Accesso alle realtà "soprannaturali", al "mistero
di Dio", alla "divina rivelazione", in ultima analisi a Gesù Cristo.
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Giornata della terra
“Il volto del cambiamento
climatico” è il tema della manifestazione della Giornata della Terra
organizzata per il 22 aprile 2013 in 192 Paesi del mondo.
La Giornata della Terra (Earth Day) è il nome usato per indicare il giorno
in cui si celebrano l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Nata
il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle
risorse naturali della Terra come movimento universitario, nel tempo, è
divenuto un avvenimento educativo e informativo che nel 2012 ha visto la
partecipazione di oltre un miliardo di persone. I gruppi ecologisti lo
utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta:
l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le
migliaia di piante e specie animali che scompaiono e l’esaurimento delle
risorse non rinnovabili.
La redazione C.
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Benedetto XVI lascia con un gesto di straordinario significato storico
e umano il soglio pontificio, ma non Roma.
Il Papa ha lasciato San Pietro, in elicottero, per Castel Gandolfo.
Rintocchi di campane in tutte le chiese della capitale.
Dalle ore 20 del 28 febbraio e fino alla proclamazione del nuovo Papa, il Vaticano
è sede vacante.
Papa emerito Benedetto XVI, resterà almeno per due mesi a Castel Gandolfo,
in attesa della fine dei lavori di ristrutturazione nell’ex monastero nei
giardini vaticani.
“Sono felice di essere con voi. Grazie per la vostra amicizia. Dalle 20
sarò solo pellegrino che affronta l’ultima tappa del suo pellegrinaggio
sulla terra”. E’ quanto ha detto Bendetto XVI affacciandosi al balcone
del palazzo di Castel Gandolfo e salutando i fedeli. “Vorrei ancora
lavorare con tutte le mie forze per il bene della Chiesa”.
Benedetto XVI, nell’ultimo giorno da Papa, ha offerto “incondizionata
reverenza e obbedienza al prossimo Pontefice”, invitando il collegio
cardinalizio a essere “come un’orchestra in cui le diversità possano
portare a una concorde armonia”.
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Il Papa Benedetto XVI concluderà in
suo pontificato il 28 febbraio alle ore 20 (ora di Roma). Nel pomeriggio
intorno alle 17 il Papa partirà in elicottero per Castel Gandolfo, arrivo
previsto alle 17.25 mentre intorno alle 17.40-45 è previsto il saluto alla
popolazione.
Benedetto XVI al termine del Pontificato prenderà il nome di "Papa
emerito" o "Romano Pontefice emerito", afferma padre Lombardi e continuerà
a portare l'abito bianco ma senza mantellina, mentre il sigillo verrà
distrutto".
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DAL 28 FEBBRAIO PROSSIMO
BENEDETTO XVI LASCIA IL PONTIFICATO
per mancanza di forze.
Lo ha annunciato personalmente a
sorpresa Papa Ratzinger. È la prima volta che accade nell'epoca moderna, il precedente
papa dimesso fu Papa Gregorio XII che rinunciò al pontificato nel 1415,
mentre il
"gran rifiuto" fu di Celestino V nel 1294.
Città del Vaticano, 11 feb. (TMNews)
"Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio
- ha
detto Ratzinger - sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età
avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza
spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma
non meno soffrendo e pregando".
Il
Papa ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di pontefice,
di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene
della Chiesa e chiesto che si indica un conclave per l'elezione del
successore.
Quella del Papa di lasciare il pontificato è stata una «decisione
personale, profonda, presa in clima di preghiera». Il «motivo fondamentale è l'esame di coscienza sulle sue forze in rapporto
al ministero da svolgere».
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Giornata Mondiale
della Gioventù. Rio 23 - 28 luglio 2013
Tema: «Andate e fate discepoli tutti i popoli!»
Benedetto XVI invita i giovani ad
essere i primi missionari tra i loro coetanei, in particolare nel
continente digitale, nel mondo di internet per “condividere la bellezza”
dell’incontro con Gesù “e la gioia che nasce da questo incontro”.
“Lasciatevi condurre dalla forza dell’amore di Dio".
La spiaggia di Copacabana è il luogo
scelto per accogliere il Papa al suo arrivo in Brasile, il 25 luglio
2013;mentre il luogo scelto per la Veglia che si svolgerà sabato 27 luglio
e la Messa finale di domenica 28 luglio è la base aerea di Santa Cruz.
Questo incontro
internazionale di spiritualità e cultura rivolto ai giovani, è sostenuto e
promosso dalla Chiesa Cattolica, su iniziativa del Papa, viene celebrato a
livello internazionale, ogni due o tre anni in una specifica città del
mondo scelta volta per volta dal Pontefice.
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Leggi
file-Messaggio del
Santo Padre per la giornata mondiale della Pace (2013)
"BEATI GLI OPERATORI DI PACE".
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Dicembre 2012
Paolo VI diventa "VENERABILE".
La commissione teologica e quella
cardinalizia hanno chiuso il processo canonico e stabilito che il Papa
bresciano ha vissuto con “virtù eroiche”.
Il 20 dicembre 2012 papa Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione
delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante le “virtù
eroiche”. riconoscendo di fatto Paolo VI «venerabile».
Nuovo importante passo nella causa di beatificazione (manca l'approvazione
di un miracolo avvenuto per sua intercessione).
Papa Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini, nato a concesio (BS)
il 26 settembre 1897 – morto il 6 agosto 1978, portò a termine il Concilio
Vaticano II indetto da papa Giovanni XXIII.
La redazione C.
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Dicembre 2012
XXIX Sinodo Diocesano.
La Chiesa Bresciana ha avviato il
cammino verso il 29° Sinodo della sua storia che si terrà nel mese di dicembre 2012 (1-2 e 8-9)
Tema: Unità Pastorali.
UNITA' PASTORALE :
Le parrocchie di Santa Maria Immacolata (Pavoniana) e di San Barnaba, sono
indicate, insieme con quella di Cristo Re, a realizzare una delle Unità
pastorali previste.
La redazione C.
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16-11- 2012 Città del Vaticano
Messaggio per la XXVIII Giornata Mondiale della
Gioventù a Rio.
E’ stato pubblicato oggi il Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale
della Gioventù che si svolgerà a Rio de Janeiro dal 23 al 28 luglio 2013
sul tema «Andate e fate discepoli tutti i popoli!» (cfr Mt 28,19).
Benedetto XVI invita i giovani ad essere i primi missionari tra i loro
coetanei, in particolare nel continente digitale, nel mondo di internet
per “condividere la bellezza” dell’incontro con Gesù “e la gioia che nasce
da questo incontro”. “Lasciatevi condurre dalla forza dell’amore di Dio –
prosegue – lasciate che questo amore vinca la tendenza a chiudersi nel
proprio mondo, nelle proprie abitudini; abbiate il coraggio di ‘partire’
da voi stessi per ‘andare’ verso gli altri e guidarli all’incontro con
Dio”.
Da Radio Vaticana.
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21-10-2012
Padre Piamarta
proclamato Santo.
Oggi Benedetto XVI, in piazza San
Pietro a Roma, proclamerà sette nuovi Santi.
Tra i sette beati proclamati Santi c’è anche il sacerdote bresciano
Giovanni Battista Piamarta. (1841-1913). Fondatore delle Congregazione,
“Sacra Famiglia di Nazareth”, Umili Serve del Signore.
e dell’istituto Artigianelli dove riposa la sua salma dal 1926,
Gli altri sei eletti sono:
Caterina Tekakwitha, laica, prima Santa pellerossa d'America;
vissuta nel 17esimo secolo;
Pedro Calunsgod, filippino, catechista martire all'età di 17 anni;
Barbara Cope, tedesca che negli Stati Uniti, ai
primi del ’900, era nota come «Mother Marianne. Madre superiora del Terz’Ordine
francescano di Syracuse (New York). Morirà tra i malati di lebbra dopo
aver operato nel lebbrosario locale per trent’anni;
Giacomo Berthieu, francesese, sacerdote professo della Compagnia di
Gesù, missionario gesuita, martire in Madagascar;
Carmen Sallés Barangueras, Maria del Monte Carmelo spagnola, Terziaria
domenicana dell'Annunziata , fondatrice delle Suore Concezioniste
Missionarie dell’Insegnamento;
Anna Schaeffer, laica tedesca, apostolo dei malati).
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Padre Piamarta
sarà proclamato Santo.
Il prossimo 21 ottobre
2012, in piazza San Pietro a Roma, Papa Benedetto XVI canonizzerà sette
nuovi Santi.
L’annuncio è stato dato dallo stesso Pontefice al termine della cerimonia
del Concistoro nella Basilica di San Pietro.
Tra i sette Beati di cui sarà proclamata la santità c’è anche il sacerdote bresciano
Giovanni Battista Piamarta.
Gli altri sei eletti sono:
Caterina Tekakwitha, laica, prima Santa pellerossa d'America;
vissuta nel 17esimo secolo;
Pedro Calunsgod, filippino, catechista martire all'età di 17 anni;
Barbara Cope, tedesca che negli Stati Uniti, ai
primi del ’900, era nota come «Mother Marianne. Madre superiora del Terz’Ordine
francescano di Syracuse (New York). Morirà tra i malati di lebbra dopo
aver operato nel lebbrosario locale per trent’anni;
Giacomo Berthieu, francesese, sacerdote professo della Compagnia di
Gesù, missionario gesuita, martire in Madagascar;
Carmen Sallés Barangueras, Maria del Monte Carmelo spagnola, Terziaria
domenicana dell'Annunziata , fondatrice delle Suore Concezioniste
Missionarie dell’Insegnamento;
Anna Schaeffer, laica tedesca, apostolo dei malati).
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03-06-2012
Incontro
Mondiale delle Famiglie:
Benedetto XVI: La mentalità
utilitaristica mina la società.
"La vocazione delle famiglie non è facile da vivere, specialmente oggi, ma
quella dell'amore è una realtà meravigliosa, è l'unica forza che può
veramente trasformare il mondo". Con queste parole il Papa ha salutato le
centinaia di migliaia di famiglie giunte al Parco di Bresso da oltre 150
Paesi nel mondo per la santa messa. Nel corso dell'omelia, il Pontefice ha
richiamato l'importanza del "mantenere un costante rapporto con Dio,
coltivare il dialogo, essere pazienti con i difetti altrui, saper
perdonare e chiedere perdono, superare con intelligenza e umiltà gli
eventuali conflitti". Non dimenticando le famiglie che vivono "esperienze
dolorose di fallimento e di separazione".
Pubblicato in data
03/06/2012 da
vaticanit
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Incontro
Mondiale delle Famiglie:
Si svolgerà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012 il VII° Incontro
Mondiale delle Famiglie. Si tratta di un importante evento che vedrà
riunite per alcuni giorni migliaia di famiglie provenienti da tutto il
mondo. È prevista anche la presenza del papa Benedetto XVI°, venerdì 1
giugno, sabato 2, domenica 3 giugno.
“Il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie
costituisce un’occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa,
nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita
nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle relazioni oltre
che all’economia dello stesso nucleo familiare.”
Benedetto XVI.
Quindi il tema che sarà approfondito durante l’evento è:
LA FAMIGLIA: IL LAVORO E LA FESTA
Un trinomio che parte dalla famiglia per aprirla al mondo.
Il lavoro e la festa non sono due modi di vivere contrapposti, quasi
alternativi, ma indicano il modo con il quale la famiglia vuole “abitare”
il proprio tempo, “occupare” il proprio spazio nel sociale.
Un tema che richiama un modo nuovo di vivere le relazioni (la famiglia),
di abitare il mondo (il lavoro) e di umanizzare il tempo (la festa).
Benedetto XVI invita tutta la
Chiesa all’incontro VII Incontro Mondiale delle Famiglie.
«Sarà per me e per noi tutti una grande gioia - ha detto il Papa -
ritrovarsi insieme, pregare e fare festa con le famiglie venute da tutto
il mondo, accompagnate dai loro Pastori». ...Occorre, ha detto il Papa,
«un adeguato percorso di preparazione ecclesiale e culturale, perché
l’evento riesca fruttuoso e coinvolga concretamente le comunità cristiane
in tutto il mondo... È bello che Milano 2012 sia concepita e preparata
come una grande festa. Ma è importante che non vada perduta l’occasione di
ricordare con adeguati elementi culturali e dottrinali la centralità della
famiglia a un mondo che sembra averla dimenticata.»
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05-02- 2012
Messaggio del Consiglio
Episcopale Permanente per la 34° Giornata Nazionale per la vita.
“Giovani aperti alla vita”.
La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa
è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e
delicato – e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone in se
stesso e negli altri. Del resto, nel Vangelo, Cristo stesso si presenta
come “servo” (cfr Lc 22,27), secondo la profezia dell’Antico Testamento.
Chi vuol farsi padrone della vita, invecchia il mondo.
Educare i giovani a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i
sogni, le esigenze in modo profondo, è una sfida oggi centrale. Se non si
educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione
della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla
deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa più
fatica. L’aborto e l’eutanasia sono le conseguenze estreme e tremende di
una mentalità che, svilendo la vita, finisce per farli apparire come il
male minore: in realtà, la vita è un bene non negoziabile, perché
qualsiasi compromesso apre la strada alla prevaricazione su chi è debole e
indifeso.
In questi anni non solo gli indici demografici ma anche ripetute
drammatiche notizie sul rifiuto di vivere da parte di tanti ragazzi hanno
angustiato l’animo di quanti provano rispetto e ammirazione per il dono
dell’esistenza.
Sono molte le situazioni e i problemi sociali a causa dei quali questo
dono è vilipeso, avvilito, caricato di fardelli spesso duri da sopportare.
Educare i giovani alla vita significa offrire esempi, testimonianze e
cultura che diano sostegno al desiderio di impegno che in tanti di loro si
accende appena trovano adulti disposti a condividerlo.
Per educare i giovani alla vita occorrono adulti contenti del dono
dell’esistenza, nei quali non prevalga il cinismo, il calcolo o la ricerca
del potere, della carriera o del divertimento fine a se stesso.
I giovani di oggi sono spesso in balia di strumenti – creati e manovrati
da adulti e fonte di lauti guadagni – che tendono a soffocare l’impegno
nella realtà e la dedizione all’esistenza. Eppure quegli stessi strumenti
possono essere usati proficuamente per testimoniare una cultura della
vita.
Molti giovani, in ogni genere di situazione umana e sociale, non aspettano
altro che un adulto carico di simpatia per la vita che proponga loro senza
facili moralismi e senza ipocrisie una strada per sperimentare
l’affascinante avventura della vita.
È una chiamata che la Chiesa sente da sempre e da cui oggi si lascia con
forza interpellare e guidare. Per questo, la rilancia a tutti – adulti,
istituzioni e corpi sociali –, perché chi ama la vita avverta la propria
responsabilità verso il futuro. Molte e ammirevoli sono le iniziative in
difesa della vita, promosse da singoli, associazioni e movimenti. È un
servizio spesso silenzioso e discreto, che però può ottenere risultati
prodigiosi. È un esempio dell’Italia migliore, pronta ad aiutare chiunque
versa in difficoltà.
Gli anni recenti, segnati dalla crisi economica, hanno evidenziato come
sia illusoria e fragile l’idea di un progresso illimitato e a basso costo,
specialmente nei campi in cui entra più in gioco il valore della persona.
Ci sono curve della storia che incutono in tutti, ma soprattutto nei più
giovani, un senso di inquietudine e di smarrimento. Chi ama la vita non
nega le difficoltà: si impegna, piuttosto, a educare i giovani a scoprire
che cosa rende più aperti al manifestarsi del suo senso, a quella
trascendenza a cui tutti anelano, magari a tentoni. Nasce così un
atteggiamento di servizio e di dedizione alla vita degli altri che non può
non commuovere e stimolare anche gli adulti.
La vera giovinezza si misura nella accoglienza al dono della vita, in
qualunque modo essa si presenti con il sigillo misterioso di Dio.
Roma, 4 novembre 2011
Memoria di San Carlo Borromeo
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15-01-2012
98a Giornata mondiale
dei Migranti e rifugiati.
Quest'anno il tema della Giornata mondiale, per i migranti
è: Migrazioni e nuova evangelizzazione.
Seguendo il magistero del Papa Benedetto XVI, soprattutto nell'enciclica
Caritas in veritate (n. 63), è importante costruire occasioni e percorsi
d'incontro, di conoscenza, di relazione e di accoglienza, per ridisegnare
il volto delle nostre città e comunità senza escludere nessuno.
L’'IMMIGRAZIONE sta cambiando i luoghi abituali della nostra vita. Spesso,
anche nelle nostre comunità. L'atteggiamento più frequente è quello della
paura, della diffidenza, unita talvolta anche all'indifferenza:
atteggiamenti che tengono distanti le persone e non aiutano ad una vera
conoscenza.
Cercheremo di prepararci al prossimo Sinodo dei Vescovi sulla nuova
evangelizzazione in Europa, scoprendo: il valore aggiunto di fedeli e
comunità d’immigrati cattolici, per valorizzare la loro storia di fede,
spesso carica di sofferenze; il desiderio di comunione e di unità di tanti
fedeli cristiani ortodossi; la ricerca di Dio di tanti immigrati che
provengono da Paesi che hanno vissuto l'ateismo di Stato.
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1 gennaio
2012
Giornata
Mondiale della Pace.
Il Santo Padre
Benedetto XVI ha scelto il seguente tema per la celebrazione della 45ª
Giornata Mondiale della Pace del prossimo 1°gennaio.
2012: «EDUCARE I GIOVANI ALLA GIUSTIZIA E ALLA PACE».
Il tema entra nel vivo di una questione urgente nel mondo di oggi:
ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella realizzazione del
bene comune e nell’affermazione di un ordine sociale giusto e pacifico
dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le
libertà fondamentali dell’uomo.
Risulta quindi un dovere delle presenti generazioni quello di porre le
future nelle condizioni di esprimere in maniera libera e responsabile
l’urgenza per un «mondo nuovo». La Chiesa accoglie i giovani e le loro
istanze come il segno di una sempre promettente primavera ed indica
loro Gesù
come modello di amore che rende «nuove tutte le cose» (Ap 21,5).
I responsabili della cosa pubblica sono chiamati ad operare affinché
istituzioni, leggi e ambienti di vita siano pervasi da umanesimo
trascendente che offra alle nuove generazioni opportunità di piena
realizzazione e lavoro per costruire la civiltà dell’amore fraterno
coerente alle più profonde
esigenze di verità, di libertà, di amore e di giustizia dell’uomo. Di
qui, allora, la dimensione profetica del tema scelto dal Santo Padre,
che si inserisce nel solco della «pedagogia della pace» tracciato da
Giovanni.
Paolo II nel 1985 («La pace ed i giovani camminano insieme»), nel 1979
(«Per giungere alla pace, educare alla pace») e nel 2004 («Un impegno
sempre attuale: educare alla pace»).
I giovani dovranno essere operatori di giustizia e di pace in un mondo
complesso e globalizzato. Ciò rende necessaria una nuova «alleanza
pedagogica » di tutti i soggetti responsabili. Il tema preannuncia una
preziosa tappa del Magistero proposto da Benedetto XVI nei Messaggi
per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, iniziato nel
segno della verità (2006: «Nella verità la pace»), proseguito con le
riflessioni sulla dignità dell’uomo (2007: «Persona umana, cuore della
pace»), sulla famiglia umana (2008: «Famiglia umana, comunità di
pace»), sulla povertà (2009: «Combattete la povertà, costruire la
pace»), sulla custodia del creato (2010: «Se vuoi coltivare la pace,
custodisci il creato») e sulla libertà religiosa (2011: «Libertà
religiosa, via per la pace»), e che ora si rivolge alle menti e ai
cuori pulsanti dei giovani: «Educare i giovani alla giustizia e alla
pace».
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Ottobre missionario
Messaggio del Santo Padre per la 85° Giornata Missionaria Mondiale.
In occasione del Giubileo del 2000, il Venerabile Giovanni Paolo II, ha
ribadito con forza la necessità di rinnovare l’impegno di portare a tutti
l’annuncio del Vangelo. Cosi il Santo Padre ha introdotto il messaggio
per la Giornata Missionaria Mondiale che si celebrerà il prossimo 23
ottobre 2011.
Il mese di ottobre rappresenta un'importante occasione di preghiera e
riflessione sui temi della vocazione missionaria di ogni cristiano
(giacché ogni battezzato é missionario). Culmine di questo periodo è la
Giornata Missionaria Mondiale che viene celebrata ogni anno in ottobre.
Istituita da papa Pio XI nel 1926 e celebrata per la prima volta l’anno
successivo, è sempre stata considerata la “Festa di tutta la Chiesa
Cattolica” e giornata della carità universale.
Così disse Gesù: "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se
avrete amore gli uni per gli altri " (Giov. 13.35). Insomma, gli altri
ci riconosceranno da come ci ameremo. Non si tratta di parole ma di fatti
perché è l’amore che contagia e converte anche i più duri.
La comunità Cristiana deve far sì che il suo essere Chiesa-missione
venga messo in atto nell'impegno dell'annuncio del Vangelo a tutte le
genti .
Gesù disse nel cenacolo: "Nessuno ha un amore più grande di questo:
dare la vita per i propri amici " (Giov.15, 13). I missionari martiri
hanno offerto la propria vita per amore di Colui che per primo l'ha
offerta sulla croce.
6 gennaio 2011- Città del Vaticano.
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27 settembre 2011
Da "Lettere e conferenze spirituali di
San Vincenzo de Paoli".
II servizio ai poveri deve essere preferito a tutto.
Non ci devono essere ritardi.
Se nell'ora delle orazioni avete da portare una medicina o un
soccorso a un povero, andatevi tranquillamente.
Offrite a Dio la Vs. azione, mettendovi l'intenzione dell'orazione.
Non dovete preoccuparvi e credere di aver mancato, se per il
servizio dei poveri avete lasciato l'orazione.
Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio, ossia
un'opera di Dio per farne un'altra.
Se lasciate l'orazione per assistere un povero, sappiate che questo
è servire Dio.
La carità è superiore a tutte le regole, e tutto deve riferirsi ad essa.
E una grande signora: bisogna fare ciò che comanda.
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27 settembre 2011
XXXII Giornata Mondiale del Turismo -Il Vescovo di Brescia saluta i
turisti
Cari Amici, a voi che
visitate la terra bresciana per un periodo di vacanza, rivolgo il mio più
caloroso saluto con l’augurio che il tempo del riposo dia a tutti la
possibilità di rinfrancarsi per affrontare con più serenità il lavoro
quotidiano.
La bellezza della natura, dell’arte e delle tradizioni che potrete
contemplare, offre lo spunto per riflettere sui tanti doni che costellano
la nostra vita: sono un riflesso dell’amore di Dio per noi e della
grandezza dell’uomo, che con il suo ingegno e la sua passione per ciò che
è buono e bello riflette l’immagine stessa di Dio. “Che cosa è mai l’uomo
perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?”: Dio ha
per l’uomo una cura particolare e a noi affida l’impegno di prenderci cura
gli uni degli altri. Possa questo tempo di vacanza aiutarvi a rinsaldare i
legami di amore con Dio e con coloro che vi stanno accanto.
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Giovanni Paolo II sarà beatificato in vaticano il 1° maggio
2011.
Lo ha annunciato il portavoce
vaticano, padre Federico Lombardi, dopo che il suo successore Benedetto
XVI ha firmato il decreto che riconosce il miracolo attribuito a Karol
Wojtyla.
Il pontefice polacco sarà elevato agli onori degli altari dunque ad appena
sei anni dalla morte, avvenuta il 2 aprile del 2005. dopo un pontificato
di quasi 27 anni che ha segnato la storia ecclesiale e non solo del
Novecento.
Il portavoce vaticano ha anche spiegato che la bara di Giovanni Paolo II
sarà traslata dalle Grotte Vaticane alla superiore Basilica di San Pietro
senza esumazione, cioè chiusa.
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14-04-2011
"Ecco faccio una cosa nuova, nel deserto una strada aprirò" (Dal profeta
Isaia).
È in fermento la Chiesa bresciana. Per ora è il tempo dello studio, della
riflessione, della preparazione, ma scelte importanti ed inderogabili si
segnalano all'orizzonte e ovviamente finiranno per coinvolgere anche la
nostra comunità.
I nostro vescovo ha pubblicato una coraggiosa e bellissima lettera
pastorale "Stranieri, ospiti, concittadini" derivata incidentalmente
da un fatto locale (l'occupazione di una gru da parte di alcuni migranti
stranieri), si è aperta ad una riflessione più ampia e complessa, su che
cosa vuoi dire, per le comunità della Chiesa bresciana, accogliere e
dialogare pastoralmente con gli stranieri (molti di questi sono fratelli
di fede o condividono con noi il battesimo!) ed è diventata segno
profetico alla luce dei recenti accadimenti che hanno coinvolto il
nord-Africa. La nostra comunità ha cercato di riflettere, domenica 20/3
u.s., ma è evidente, che al di là della conoscenza del testo, di grande
spessore biblico, culturale e civico, rimarrà in concreto il lavoro per
concretizzare quei principi.
Non è finita. Un altro tema si profila all'orizzonte. Nel maggio 2012,
la Chiesa bresciana celebrerà un sinodo sulle unità pastorali
parrocchiali, viste da qualcuno come scelta dovuta alla scarsità di
clero (specie giovane). Ciò è in parte vero, ma dobbiamo cogliere anche
come pedagogico l'insegnamento del Signore a lavorare insieme: sacerdoti,
religiosi/e, laici, con maggiore alacrità, rispetto dei carismi a delle
diverse vocazioni, auspicando una maggiore fiducia reciproca e
corresponsabilità, valorizzando le risorse comuni, crescendo nello spirito
di comunione, economizzando le risorse anche materiali.
L'unità pastorale che si profila per noi ci coinvolgerebbe con le
Parrocchie di San Barnaba e della Pavoniana. Torneremo sull'argomento, ma
fin da ora occorre pregare, riflettere e porre in atto gesti concreti di
comunione ecclesiale, perché la cosa non arrivi poi improvvisamente
"dall'alto", per decreto, ma pur nel rispetto delle autonomie e delle
tradizioni che non verranno annullate, sia frutto di un cammino condiviso
e maturato per essere 'Tutti una cosa sola". A ciò ha anche alluso il
Vescovo, che il 16-17 e 31 marzo u.s., ha incontrato i sacerdoti della
nostra zona pastorale, chiedendo maggior impegno e collaborazione
reciproca, in spirito di fraternità sacerdotale ed ecclesiale. Un primo
parziale ma significativo banco di prova potrà essere la missione per i
giovani della nostra zona, dal 15 al 25 settembre p.v.: speriamo che dia
stimoli nuovi a tutta la comunità e all'intera zona pastorale. Lasciamo
soffiare lo Spirito del Risorto e facciamo in modo che guidi il nostro
cammino.
Il vostro parroco Don Umberto Dell'Aversana
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30-03-2011
A proposito di migranti: un
commento alla lettera del Vescovo.
In un contesto in cui i
termini quali "epocale" e "storico" si sprecano in una gara fra le
gazzette locali e nazionali a chi spara fanfaronate sempre più grosse,
bene ha fatto il vescovo a richiamare i cristiani della sua diocesi agli
impegni ecclesiali e civili riguardo al tema dell'immigrazione che è
destinato a durare nel tempo, con conseguenze tutta da verificare e
difficili da prevedere.
Il suo pensiero parte da un dato di realtà molto semplice e immediato: la
presenza degli stranieri c'è e c'è sempre stata. Anzi, fa dell'Esodo di
Israele una chiave interpretativa valida per tutti i fenomeni del genere:
Israele fu liberato da una politica oppressiva che mirava al genocidio ed
entrò in una terra già abitata con tutti i drammi che questo comportava.
La storia si è ripetuta nei secoli e si ripete anche oggi: si fugge da
realtà di disperazione e si cerca do vivere una speranza. Considerato
questo "Vale la pena prendere atto della situazione per imparare a
controllarla e dirigerla al meglio: come?" (Par. 1).
Il vescovo da delle indicazioni ben precise alle comunità parrocchiali su
come accogliere migranti cattolici, migranti cristiani non cattolici e
migranti di altre religioni. Nel paragrafo 5 affronta, entrando nel
merito, la responsabilità politica dei cristiani verso questo fenomeno in
quanto cittadini.
La posizione del vescovo si può riassumere così: realismo aperto alla
giustizia.
Rifiutato infatti ogni massimalismo ideologico, il "tutti dentro" o il
"tutti fuori", entrambi insostenibili, ma che sono il retroterra
abbastanza leggibile in controluce di molti discorsi che si arrampicano
letteralmente sugli specchi per non ammetter il pregiudizio ideologico, il
vescovo fa questa affermazione, che dovrebbe essere di viatico per ogni
cristiano nel l'avventurarsi in questo campo: "Bisogna piuttosto imparare
a riflettere sui dati concreti e sulle motivazioni reali: su questi il
confronto può essere fecondo e può condurre a giudizi più intelligenti,
decisioni più sagge" (Par.5). Che è quanto dire: il relativismo si supera
con il riconoscimento dell'altro e con lo sforzo di studio della realtà.
Inutile dire che è più comodo partire dal presupposto "io so tutto" salvo
dare in escandescenze quando qualcuno ha il coraggio di farcelo notare.
Fatta questa professione di realismo il vescovo da alcune indicazioni di
giustizia alle quali il cristiano ha il dovere di attenersi: "La prima è
che chi lavora presso di noi e contribuisce in questo modo al nostro
benessere ha il diritto di vedere riconosciuta la propria attività e di
essere messo in regola". Vi è un corollario importante: l'Italia non può
rifiutare a queste persone il riconoscimento giuridico e la garanzia di
quei servizi che noi abbiamo unito al lavoro: "sanità e scuola". L'invito
in altre parole è ad una piena uguaglianza tra cittadino italiano e
lavoratore italiano sul piano delle legislazione italiana.
Conseguente-mente a questo invita a rivedere la norma che toglie il
premesso di lavoro a chi perde il lavoro. Ne smaschera la logica egoistica
che sta alla base della norma stessa: "Ti tengo quando mi servi, quando
non mi servi più ti caccio" chiosando con il pericolo che tale
ragionamento sottintende: "Un meccanismo di questo genere è non solo
giusto in sé, ma giustifica nel sentire comune un modo di ragionare
egoista e perciò egoista [...] una volta ammesso per gli immigrati tende
necessariamente a diffondersi in tutte le direzioni e contribuisce ad
avvelenare il tessuto sociale italiano". Le tossine dell'egoismo corrodono
il corpo sociale, disgregandolo: è quanto ahinoi, si avverte in questa
Italia di inizio millennio!
Il terzo problema su cui invita ad interrogarsi è quello dei bambini nati
in Italia da genitori stranieri: essi sono da punto di vista culturale
italiani perché" parlano la nostra lingua, frequentano le nostre scuole e
vivono i rapporti di amicizia e di dialogo con i ragazzi italiani; godono
e soffrono le nostre ricchezze e povertà. Al vescovo appare illogico, e la
giustizia è sempre illogica, ma la logica non si compra al mercato,
ricacciarli in una terra di nessuno, stranieri alla patria di origine,
perché non la conoscono, e alla patria di adozione perché questa li
rifiuta. Il vescovo li definisce "Una delle ricchezze che possono aiutarci
a superare l'handicap del declino demografico ponendo, senza nominarlo, il
problema della cittadinanza a pieno titolo.
Il quarto rilievo tocca il ricongiungimento familiare. Un lavoratore
immigrato è per l'Italia un guadagno significativo perché non ha speso
nulla per formarlo, quello che lo stato potrebbe spender e per la sua
famiglia e suoi figli "è, in certo senso, il pagamento di un debito". È un
discorso ardito ma consequenziale: chi si professa cri-stiano è invitato a
rifletterci lasciandosi illuminare dalla virtù della giustizia. L'ultimo
problema posto è quello di "evitare ed impedire qualsiasi forma di
discriminazione" indicando con questo i comportamenti vessatori e le
lunghezze burocratiche per sfiancare le persone. La parola del vescovo è
alta e chiara: "Non è lecito ad un cristiano approfittare della condizione
di debolezza dell' immigrato per imporre contratti non equi (penso
naturalmente ai contratti di affitto e di lavoro)". Ancora una volta fa
emergere le conseguenze nefaste di questi atteggiamenti sul piano sociale:
"è un veleno sottile che si insinua nella coscienza delle persone e
distrugge la loro sensibilità umana" perché "quando so anche se
esternamente lo nego, di avere umiliato deliberatamente una persona, perdo
la stima di me stesso, del mio valore di persona e questo produce in me
sicurezza e senso di privazione".
La conclusione è lapidaria: "l'ingiustizia priva chi la commette della
nobiltà che gli appartiene come ogni persona umana". Qui il vescovo
descrive il dramma che ogni peccato porta con sé: la vergogna e la
conseguente menzogna per negare se stessi, aprendo le porte ad una
doppiezza che uccide e fa disperare. Ma il peccato del singolo inquina la
società e lentamente la fa morire, vittima di un' infezione mortale,
perché tale è l'ingiustizia. Aprire gli occhi, avere il coraggio delle
scelte alte alle quali il vescovo ci invita diventa allora una terapia per
scuotere e vincere il male oscuro che corrompe la società del nostro
tempo. Il negarlo è rendersi complici ed avviarsi verso un destino
ineluttabile quale i profeti ci ricordano con le loro parole ammonitrici
di un Israele idolatra e prossimo alla rovina".
Paolo Bonzio
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24-03-2011
Giornata in ricordo dei missionari martiri.
Secondo i dati forniti dall’Agenzia Fides nel 2010 sono stati 23 gli
“operatori pastorali” uccisi nel mondo nel corso della loro attività
missionaria. Di questi, 14 sono originari dell’America, 5 dell’Asia, 2
dell’Africa e 2 dell’Europa. L’unico italiano è mons. Luigi Padovese,
frate cappuccino milanese, vicario apostolico dell’Anatolia ucciso a
Iskenderun il 3 giugno scorso.
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La reliquia della Santa Geltrude Comensoli arriva Agnosine
dal 10 al 13 marzo 2011
Elevata agli onori degli altari il 26 aprile 2009 la Santa fondatrice
delle Suore Sacramentine è originaria di Bienno.
Ad Agnosine fa tappa il pellegrinaggio della reliquia di S. Comensoli,
proprio nel paese dove è avvenuto, per sua intercessione, il miracolo
della guarigione del piccolo Vasco nel 2001.
A chi in queste giornate venera la reliquia e partecipa alle funzioni
sacre è concessa, con decreto del Sommo Pontefice, l’indulgenza plenaria.
(alle solite condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e
preghiera secondo le intenzioni del Papa).
La reliquia prosegue il pellegrinaggio per la parrocchia di Bione.
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Febbraio 2011
L'educazione.
Una solidarietà più ampia a livello internazionale
si esprime innanzitutto nel continuare a promuovere, anche in condizioni
di crisi economica, un maggiore accesso all’educazione, la quale, d’altro
canto, è condizione essenziale per l’efficacia della stessa cooperazione
internazionale.
Con il termine «educazione» non ci si riferisce solo
all’istruzione o alla formazione al lavoro, entrambe cause importanti di
sviluppo, ma alla formazione completa della persona.
A questo proposito va sottolineato un aspetto problematico: per educare
bisogna sapere chi è la persona umana, conoscerne la natura. L’affermarsi
di una visione relativistica di tale natura pone seri problemi
all’educazione, soprattutto all’educazione morale, pregiudicandone
l’estensione a livello universale.
Cedendo ad un simile relativismo, si diventa tutti più poveri, con
conseguenze negative anche sull’efficacia dell’aiuto alle popolazioni più
bisognose, le quali non hanno solo necessità di mezzi economici o tecnici,
ma anche di vie e di mezzi pedagogici che assecondino le persone nella
loro piena realizzazione umana.
Benedetto XVI, «Caritas in veritate»
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01-01-2011
Libertà religiosa,via per la pace.
E' il messaggio scelto da papa Benedetto XVI per la giornata
mondiale per la pace 2011, proprio mentre nel mondo si registrano
diverse forme di limitazione o negazione della libertà religiosa, di
discriminazione e marginalizzazione basate sulla religione (ne sono
esempio le farneticanti esternazioni del pastore americano che
intendeva bruciare il Corano), fino alla persecuzione ed alla violenza
contro le minoranze (i recenti massacri di cristiani in India, Iraq e
Nigeria).
La libertà religiosa essendo radicata nella stessa dignità dell’uomo,
ed orientata alla ricerca della “immutabile verità”, si presenta come
“ libertà delle libertà”. La libertà religiosa è quindi autenticamente
tale quando è coerente alla ricerca della verità e alla verità
dell’uomo.
Se questa è l’impostazione allora dobbiamo senz’altro escludere la “
religiosità” del fondamentalismo, della manipolazione e della
strumentalizzazione della verità e della verità dell’uomo. Poiché
Tutto ciò che si oppone alla dignità dell’uomo si oppone
alla ricerca della
verità,e non può essere considerato come libertà religiosa.
La libertà religiosa è, in questo senso, una libertà
PER la dignità e PER la vita dell’uomo.
Come ci sentiamo interpellati? Qui ed ora?
Qui a Brescia, nel nostro territorio ed ora, contro ogni intolleranza
proponiamola marcia della pace.
Questo ci impegna, come cristiani, a promuovere e sostenere politiche
tese alla soluzione dei problemi quotidiani della convivenza!
“ I diritti umani debbono includere il diritto di libertà religiosa ,
compreso come espressione di una dimensione che è, al tempo stesso
individuale e comunitaria, una visione che manifesta l’unità della
persona, pur distinguendo chiaramente fra la dimensione di cittadino e
quella di credente”. (Benedetto XVI- discorso all’Assemblea delle
Nazioni Unite- 18 aprile 2008).
Le comunità, le “nostre comunità”, per poter aderire alle indicazioni
del papa devono concretamente mettere in campo prassi di accoglienza,
di dialogo, di inclusione sociale.
Anche con riferimento alla recente Enciclica Caritas in veritate
siamo quindi convinti che le religioni possono dare il loro essenziale
apporto allo sviluppo della comunità umana nelle sue varie dimensioni,
culturale, sociale, economica e politica, in un rapporto fondato sul
reciproco rispetto e sulla costruzione della “Città dell’uomo” in un
fecondo dialogo di opere.
Le leggi non sono sufficienti a garantire la libertà se la cultura non
le rende operanti all’interno della società.
C’è bisogno di un progetto culturale che affermi il pluralismo
religioso e si impegni contro ogni forma di intolleranza e di violenza
giustificata nel nome di Dio.
Un percorso sulle strade della pace e della nonviolenza ci è offerto
dalla Convocazione Ecumenica internazionale per la pace a Kingston nel
2011. Accanto alle 348 Chiese che ne fanno parte, l’importanza del
tema “ Gloria a Dio e pace sulla terra” coinvolge numerosi soggetti di
matrice religiosa e laica che vivono e sentono l’urgenza di rilanciare
insieme un impegno per la pace che permetta all’umanità di guardare al
futuro.
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01-11-2010
Osservare, giudicare, agire da
cristiani
È iniziato un nuovo anno pastorale e questo ci è di stimolo a riprendere
con rinnovato vigore la nostra vita spirituale ed il nostro cammino di
fede.
Due gli spunti da cui partire: la nuova scelta pastorale del nostro
vescovo “Tutti siano una cosa sola” ed il rinnovo, attraverso le
elezioni del 18 aprile u.s., del Consiglio Pastorale parrocchiale.
Dopo averci parlato della Parola di Dio e dell’Eucaristia, il vescovo
completa la sua “trilogia” pastorale (che forse, per sua stessa
ammissione, sarà integrata il prossimo anno da un testo sulla “missione”)
riflettendo sulla Comunità. Questi tre ambiti sono alla base
dell’esperienza di vita cristiana e strettamente concatenati. Una comunità
cristiana deve fondarsi sulla Parola, nutrirsi del Pane eucaristico,
essere unita e perseverante nella carità, così come ha pregato Gesù
nell’ultima cena raccomandandoci di essere una cosa sola con Lui e con il
Padre e chiedendoci di “lavarci i piedi” gli uni gli altri, nell’amore
fraterno e nel servizio disinteressato.
Questi stessi aspetti erano alla base della comunità delle origini (Atti
2,42-48) cui dobbiamo guardare come modello ispiratore per aprirci al
mondo senza assumerne la mentalità, ma per essere sale che dà sapore a
lievito che fa fermentare la pasta.
La comunione nella carità deve tornare ad essere elemento distintivo dei
cristiani (Giustino: “Guardate come si amano”) e regolare i rapporti tra
presbiteri, religiosi, laici.
L’unità nella “diversità” (di vocazioni, di carismi, di ministeri
istituiti e “di fatto”) arricchirà ciascuno di noi, le parrocchie, la
Chiesa bresciana. La “civiltà dell’amore” (Paolo VI) deve risplendere
nella cura che la comunità cristiana deve manifestare per bambini,
anziani, ammalati, poveri, immigrati, diversamente abili. Occorre
ricostituire un tessuto connettivo che si radichi nel territorio e tra le
case attraverso “piccole comunità territoriali”, ricorda il vescovo
(diaconie, rioni, centri di ascolto della Parola, luoghi dove celebrare il
rosario), che incrementino legami fraterni e duraturi tra le famiglie e i
parrocchiani in genere. Un rinnovato impegno nella pastorale delle
famiglie, che sono il vero tessuto connettivo della società civile e della
Chiesa, deve vederci impegnati in prima fila, perché le “piccole chiese
domestiche” siano sempre più luoghi dove si sperimenta la vita cristiana,
anche in tempi così problematici come i nostri, che vedono proprio le
famiglie al centro della crisi del vivere quotidiano. La scelta,
riconfermata, di proseguire nel cammino dell’ICFR (Iniziazione cristiana
dei fanciulli e dei ragazzi) “scommette” proprio sulla riscoperta della
fede, spesso un po’ soffocata, degli adulti, perché siano essi i primi
educatori religiosi dei loro figli. Molti dunque gli impegni che ci
attendono alla luce di questo decennio pastorale (2010-2020) che i vescovi
italiani intendono dedicare all’impegno educativo, per rispondere
“all’emergenza educativa” più volte sottolineata dal Papa.
Uno strumento prezioso per osservare, riflettere e guidare la comunità
nell’ azione, diventa in tal senso il rinnovato Consiglio Pastorale
parrocchiale. Già si sono tenuti due incontri, uno di conoscenza
reciproca, prima delle vacanze, l’altro il 19 settembre u.s. per
programmare in concreto il nuovo anno, proprio alla luce della nuova
scelta pastorale del vescovo, che tra l’altro rivolge ai nuovi Consigli
alcune domande per impostare una seria verifica della vita parrocchiale.
Proviamo allora a rivedere il nostro impegno pastorale alla luce della
Parola, con stile di discernimento comunitario guidato dalla carità, virtù
fondante la comunità cristiana, e perché il nostro agire non sia solo vano
attivismo continuiamo ad attingere forza dal Pane del cammino che Cristo
ci dona per sostenerci sulle strade della vita.
Il vostro parroco Don Umberto.
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02-04-2010
“Andate e annunciate a tutti…”
Questo l’invito rivolto da Gesù ai suoi discepoli.
I cambiamenti avvenuti nel tempo hanno coinvolto anche gli ambienti
parrocchiali.
La stampa, la radio e la TV, hanno continuato a moltiplicare ed a
potenziare quell’eco.
Oggi la sua Parola risuona anche nel WEB e si ripete sempre più con
questo nuovo mezzo di comunicazione che ormai è penetrato in tutte le
nostre case.
Anche la Parrocchia di Cristo Re è felice di presentarvi il nuovo sito
internet con il quale comunicare.
E' un sito utile per conoscere le attività parrocchiali, gli avvenimenti
e per approfondire la propria fede cattolica.
Un appello
Certamente ci sono persone che hanno tempo da dedicare all’oratorio:
magari non si propongono perché pensano che non ce ne sia bisogno, ma se
pensi di avere qualcosa di interessante da dire: immagini, reportage,
rubriche, ....ecc. non esitare a contattarci.
Grazie di cuore a tutti coloro che generosamente vorranno unirsi.
La redazione C.
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