Domenica delle Palme (visualizza)

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In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma (cfr. Gv. 12,12-15), rendendo onore a Gesù esclamando “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell’alto dei cieli!”, per dire che in Cristo riconoscono colui che viene a portare la pace e l’unione.
Dice il Vangelo di Matteo (21, 1-11) che questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato annunziato dal profeta Zaccaria: (9, 9) “Dite alla figlia di Sion; Ecco il tuo Re viene a te mite, seduto su un’asina, con un puledro figlio di bestia da soma”.
Per ricordare questa giornata, l’attuale liturgia prevede che la folla, a cui vengono distribuiti rametti di ulivo e di palma, si raduni in un punto esterno alla chiesa che verrà poi raggiunta in processione. Al termine della Messa, i fedeli portano a casa i rametti benedetti, conservandoli fino all’anno successivo. Nell’iconografia cristiana i rami di ulivo o di palma sono diventati simbolo di “Fede e Pace”.
Si hanno testimonianze di questa ricorrenza a Gerusalemme dalla fine del IV° secolo.
Nel calendario liturgico cattolico la domenica delle Palme è celebrata la domenica precedente alla festività della Pasqua, a conclusione del lungo periodo quaresimale e con essa ha inizio la settimana Santa.
In Occidente, la benedizione e processione delle Palme entrarono in uso molto più tardi: dapprima in Gallia (VII° -VIII° sec.) e poi a Roma dalla fine dell’XI° secolo.

Data

Mar 24 2024
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