Giovedì Santo (visualizza)

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Nel Giovedì Santo si ricorda l’istituzione dell’Eucarestia, il Ministero del Sacerdozio e la consegna agli apostoli del Comandamento dell’Amore.

Il giorno del Giovedì Santo si celebrano due distinte celebrazioni liturgiche:
-al mattino nelle cattedrali si celebra la Messa crismale durante la quale vengono rinnovate le promesse sacerdotali e viene consacrato il Sacro Crisma (cioè l’Olio benedetto) per il Battesimo, l’unzione degli Infermi e per i catecumeni;
-la sera si celebra la Messa in “Coena Domini” cioè “Cena del Signore”, che comprende il rito della lavanda dei piedi.
La lavanda dei piedi rappresenta simbolicamente il “completamento” della missione di Gesù. Gesù, indossando un grembiule e lavando i piedi ai suoi apostoli, (si cinge col “Panno” dell’umanità e si fa schiavo) come segno di purificazione, rivolgendosi loro con parole che erano di commiato, di profezia, di promessa, di consacrazione:
– “Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri, come Io vi ho Amato (Gv. 13, 34). Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli se avrete amore gli uni con gli altri”.
– “Io sono la via, la verità, la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre.”
– “Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà il Consolatore perché rimanga con voi per sempre.”
– “Vi lascio la Pace, vi dò la mia Pace”.
Nel gesto della lavanda, c’è un servizio per il fratello: ”Se dunque io, il Signore e Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” (Gv. 13, 14). Dobbiamo lavarci i piedi nel quotidiano servizio vicendevole dell’amore. Gesù lascia come suo testamento di fare altrettanto con i fratelli, non comanda, ma dice di fare come Lui, cioè di rifare in ogni tempo e in ogni comunità gesti di servizio vicendevole sulla via della generosità totale nel donarsi.

Istituzione dell’Eucarestia, istituzione del Sacerdozio.
Mentre mangiava con loro, prese il pane e il vino dicendo: “Questo è il Mio corpo che viene offerto per voi……. questo è il Mio sangue versato in sacrificio per voi: fate questo in memoria di Me”.
L’istituzione dell’Eucaristia come rito memoriale della «nuova ed eterna alleanza» è certamente l’aspetto più evidente del giovedì Santo; Gesù dà se stesso in cibo e pone al centro della memoria ecclesiale, il segno dell’amore gratuito, totale e definitivo, il Suo donarsi nella morte è l’inizio di una presenza nuova e permanente; ‘‘il Suo corpo per noi’’.
La Messa in “Coena Domini” è seguita dall’Adorazione del Santissimo deposto nell’altare della Reposizione.
Nel Giovedì Santo, ricordiamo anche che Gesù dopo la cena, si ritirò nell’Orto del Getsemani, in compagnia degli Apostoli per pregare e, nel vangelo secondo Luca, è presente l’unica testimonianza dell’Agonia di Gesù al Getsemani infatti, l’evangelista narra “Essendo in agonia, Egli pregava ancor più intensamente; e il Suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra”.
A conclusione di questa notte, Giuda guida l’arresto di Gesù.

Data

Mar 28 2024
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