Pasqua di Risurrezione (visualizza)

Festa  mobile


Primo mistero della Gloria

L’annuncio pasquale risuona anche oggi: Cristo è risorto, egli vive al di là dalla morte.
Cristo ci ha fatti passare dalla morte alla vita! Ecco la luce della nostra gioia!
La Risurrezione di Gesù è il fatto più importante della storia. Se Cristo non è risuscitato, sarebbe vana la nostra fede.
Gesù di Nazareth, dopo essere stato crocefisso, risorge per liberare gli uomini dal peccato originale. Dio si dona a noi, non dà qualcosa ma sé stesso.
Pasqua è dunque annuncio della Risurrezione, della vittoria sulla morte e della vita che non sarà distrutta.
Celebrare la Pasqua è far festa alla vita che s’invera attraverso la morte e costituisce la conferma di tutto ciò che Cristo stesso ha fatto ed insegnato e glorifica il sacrificio del figlio di Dio.
La Chiesa, nata dalla Pasqua di Cristo, custodisce “questo” annuncio e lo trasmette in vari modi ad ogni generazione: nei sacramenti lo rende attuale e contemporaneo ad ogni comunità riunita nel nome dei Signore; con la propria vita di comunione e di servizio, si sforza di testimoniarlo davanti al mondo.
La parola di Dio che illumina i cuori insiste sul fatto storico di “Cristo risuscitato”, sulla fede che nasce davanti alla “tomba vuota” e sottolinea che la Risurrezione del Signore è un fatto sempre attuale. I battezzati sono membra del Cristo risorto; in lui l’umanità accede progressivamente ad una «vita nuova» e questa è tutta da costruire nell’oggi, non da proiettare in un futuro dai contorni imprecisi: Pasqua è oggi, è ogni giorno dell’esistenza umana e Cristiana.

Aspetto storico
Nel corso della storia, la data di questa festa è stata sempre fonte di discussione, vedendo lo scontro di diverse correnti di pensiero tra le varie comunità cristiane (di origine ebraica e pagana).
Nel 325 d.C. il I° Concilio di Nicea pose fine alle controversie dei festeggiamenti stabilendo un’unica data d’osservanza della Pasqua. Il concilio stabilì che la Pasqua (festa mobile, cioè fissata di anno in anno in base al calendario lunare), sarebbe stata celebrata la prima domenica dopo la luna piena (il plenilunio) successivo all’Equinozio di Primavera (il 21 marzo), in modo quindi indipendente dalla Pasqua ebraica.
Nel 525 d.C. fu fissata definitivamente questa data che cadrebbe tra il 22 marzo e il 25 aprile.
Nelle celebrazioni liturgiche i simboli di questa festività sono: il fuoco, il cero e l’acqua.
Il fuoco è la somma espressione del trionfo della vita sulla morte.
Il cero pasquale è il simbolo di Cristo, vera luce.
L’acqua è l’elemento che purifica.

Tradizioni popolari
L’uovo rappresenta il simbolo del Cristo Risorto ed è all’origine dell’attuale uovo di Pasqua che si compra ai bambini.
La colomba, che conosciamo sotto forma del dolce, simboleggia in quest’occasione sia il Cristo sia lo Spirito Santo.
L’Agnello sembra risalga al Medioevo, quando fu incluso dalla chiesa nei riti della Pasqua e divenne parte della cena pasquale del papa.
Il coniglio pasquale lo troviamo per la prima volta in uno scritto tedesco del XVI° secolo, ritenuto in esso un’immagine pagana di fertilità con un successivo significato cristiano.

Data

Mar 31 2024
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