Presentazione di Gesù al Tempio o Candelora (visualizza)

4° mistero della gioia
La festa incentra la nostra attenzione di credenti nell’umile gesto della presentazione di Gesù Bambino al Tempio di Gerusalemme, come sottomissione alla Legge giudaica e segno del suo inserimento nella discendenza di Abramo.
Della festività odierna, abbiamo la prima testimonianza nel IV sec. a Gerusalemme; Roma la adottò verso la metà del VII sec. mentre del rito della benedizione delle candele, si ha testimonianza già nel X secolo.
Quaranta giorni dopo il Natale, Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, mosso dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre Giuseppe e Maria portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia, benedisse Dio e disse: “ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”, e prosegue dicendo: “Luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele” (Lc 2,25-32).
Ecco perché la festa è detta anche “Festa della luce“. Da questo significativo rito, la Chiesa ha tratto motivo per celebrare “Cristo luce del mondo”, con la tradizionale processione e benedizione delle candele (da cui il termine “Candelora”) per ringraziare Dio del dono della fede e per impetrare ancora la pienezza della luce come dono dello Spirito santo.

Data

Feb 02 2024
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